
Il territorio
Addossato a una parete rocciosa proprio dove sgorga l'acqua di una sorgente, su Tempiesu è un monumento risalente al periodo nuragico di grande valore storico e culturale. Inserita in un ambiente selvaggio, questa tempio reca tutto il fascino dei tempi antichi.

Capoluogo dell'omonima provincia, Nuoro offre numerose attrattive culturali ai suoi abitanti ed ai turisti che ogni anno decidono di visitare la città. Tra gli appuntamenti da non perdere dell'estate nuorese vi è la Festa del Redentore, che cade nell'ultima domenica di agosto e regala una serie di eventi dal sapore folkloristico.

Il Monte Ortobene rappresenta la memoria storica e culturale dei nuoresi attuali e delle popolazioni che nel corso dei millenni hanno abitato questi luoghi. La Festa del Redentore può esser l'occasione giusta per visitarlo.

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Nel mese di Gennaio, in un gran numero di paesi sardi, si da' il via ai festeggiamenti e alle celebrazioni in onore di Sant'Antonio Abate, una delle ricorrenze più antiche dell'intera isola.

Non avendo trovato nell'Impero bizantino una forza sufficiente a contrastare le incursioni islamiche e proteggere efficacemente il territorio sardo, nel corso del IX e XV secolo, l'intera isola si organizzò in quattro entità statuali autonome, dette Giudicati, governate da Re chiamati Giudici, per mezzo di un patto di sovranità sancito con il popolo.

Quando l'imperatore d'Oriente Giustiniano I liberò la Sardegna dall'invasione dei Vandali, protrattasi per un centinaio di anni dalla caduta dell'Impero romano d'Occidente, in tutta l'isola cominciarono a fiorire comunità monastiche bizantine contrapposte a quelle pagane.

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La città si trova ai piedi del monte Ortobene ed è circondata dalle vette del Supramonte. Vanta origini antichissime e prova ne sono i diversi nuraghi che si trovano nel suo territorio, ma prima di "andar per campagne" merita una visita il centro storico con le sue strette e tortuose viuzze sulle quali si affacciano molte chiese.

Il colle di San'Onofrio deve il suo nome all'antica presenza in loco di una chiesa dedicata al protettore di coloro che cercano oggetti smarriti, delle donne in cerca di marito e degli studenti, andata distrutta nella seconda metà degli anni Venti del Novecento, durante il periodo fascista

Il vasto patrimonio artistico ed architettonico che Nuoro può offrire ad abitanti e turisti, è valso alla città l'appellativo di "Atene di Sardegna". Ogni tipo di espressione artistica ha avuto a Nuoro degli importanti rappresentanti, a cominciare da pittori del calibro di Giovanni Nonnis e Antonio Ballero

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Il borgo di Lollove, a una quindicina di chilometri da Nuoro, è oggi una frazione del capoluogo, ma fino a metà Ottocento era un comune popolato di pastori e agricoltori. Sulle pendici del Monte Ortobene, la località è oggi quasi disabitata, vi si risiedono infatti solo una ventina di anziani, ma la sua particolarità è quella di aver conservato l'antico aspetto medioevale tipico sardo.
