Il Redentore

Le celebrazioni per il Redentore con il costume tradizionale maschile del nuorese

Le celebrazioni per il Redentore
La festa del Redentore di Nuoro è una sagra che si svolge nella bellissima località della Barbagia, nella zona centrale della Sardegna. Si tratta di una terra verdeggiante e dalla natura di una bellezza inebriante dove, alla fine di Agosto, viene celebrato questo evento. Dal 1901 è presente a Nuoro una statua del Redentore che da anni attrae visitatori da ogni dove, sia fedeli che semplici turisti. 
La sagra è suddivisa in due momenti distinti: uno connotato dallo svolgimento delle celebrazioni religiose, un altro dedicato ai festeggiamenti. La festa è caratterizzata dalla sfilata dei gruppi folcloristici che da tutta la Sardegna giungono in questa località per celebrare il redentore.

Il costume tradizionale maschile di Nuoro
La tradizione prevede che per l'occasione gli uomini e le donne del posto indossino il tipico costume nuorese, antico di secoli. Si tratta di abiti tipici della vita quotidiana, risalenti all'Ottocento, che oggi vengono indossati nelle occasioni speciali e negli eventi che rievocano le tradizioni della zona.
Concentriamoci, in modo particolare, sulla composizione dell'abito tradizionale maschile del nuorese.

I componenti principali di quest'abito sono i seguenti:
"sa berritta" il copricapo tipico lungo circa 70/80 centimetri; c'è poi la camicia (su ghentone), ornata con bottoni e gemelli d'oro o d'argento, con il colletto ricamato. "Su zippone" ovvero la giacca doppiopetto, blu o rosso in base al ceto sociale di appartenenza. Sopra questa giacca vengono poi indossate, a seconda della classe sociale di appartenenza, un mantello nero per i borghesi, un gilet marrone per i pastori, chiamato "sas peddes", che possiamo trovare in versione semplice o ricamata. La parte inferiore del costume tipico di queste località è composta da più elementi: "sos carzones", i calzoni bianchi realizzati in canapa o in cotone, lunghi fino al ginocchio e poi inseriti all'interno dei "sas mesas carzas". Queste ultime sono ghette composte da lacci in cuoio. Infine è presente la "sa chintorja", cintura in cuoio nero ricamata con i colori concessi al ceto di appartenenza.

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