Il territorio

Nuoro: La Curatoria arborense di Dore

Il periodo giudicale

Non avendo trovato nell'Impero bizantino una forza sufficiente a contrastare le incursioni islamiche e proteggere efficacemente il territorio sardo, nel corso del IX e XV secolo, l'intera isola si organizzò in quattro entità statuali autonome, dette Giudicati, governate da Re chiamati Giudici, per mezzo di un patto di sovranità sancito con il popolo. I Giudicati di Gallura, Torres (o Logudoro), Arborea e Cagliari erano dotati di esercito ed organizzati amministrativamente in distretti denominati Curatorie, i cui rappresentati, unitamente agli alti prelati, costituivano la cd. Corona de Logu, una sorta di consiglio di maggiorenti che procedeva alla nomina del re e al conferimento dei poteri regali mantenendo per sé il potere di ratificare atti e accordi nell'interesse del regno (il Logu).

Le Curatorie

Le Curatorie erano costituite da centri urbani e ville rurali con un capoluogo in cui risiedeva il Curatore di nomina regia, coaudiuvato nell'esercizio delle sue funzioni dalla cd. Corona de Curadoria. La Curatoria di Dore, originariamente ricompresa nel Giudicato di Torres e successivamente in quello di Arborea, includeva la storica regione del Nuorese, area meno estesa dell'odierna provincia ma parzialmente coincidente con essa. La stessa presenza della città di Nuoro, cui venne riconosciuto il titolo di Pievania, all'interno della Curatoria di Dore ne testimonia l'importanza mantenuta dalla Curatoria sino alla sua fusione con Bitti.

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