Il Redentore

LA STORIA DI VINCENZO JERACE, IL 'CREATORE' DEL REDENTORE

Il creatore della statua del Redentore è stato lo scultore Vincenzo Jerace. Dalle sue mani è nato tutto il mito del monumento, oggi diventato un totem vero e proprio per i nuoresi e non solo.
Nato in Calabria nel 1853, l’artista iniziò a produrre le sue opere a Napoli, dove visse insieme a suo fratello maggiore Francesco, il quale faceva il suo stesso mestiere.
Alla scuola partenopea delle Belle Arti, Jerace creò sculture di animali, e poi studiò i radiolari, ovvero dei protozoi caratterizzati dallo scheletro siliceo, che fanno parte soprattutto del plancton.
Ebbene, lo scultore calabrese grazie a queste particelle realizzò alcuni lavori in marmo, in ceramica e in metallo.
Jerace crebbe in popolarità nel giro di pochi anni: era un artista attento e preciso e quindi attirò l’attenzione dei più importanti costruttori dell’epoca che gli affidarono le progettazioni di alcune opere che avrebbero fatto la storia dell’umanità e non solo.
Villa Pierce a Napoli, villa Imperato e lo studio del pittore Leighton: queste alcune delle sue decorazioni e realizzazioni di elementi architettonici in luoghi simbolici.
Ecco che allora la sua figura venne alla ribalta anche per quanto concerne le statue monumentali: l’imponente Leone d’Aspromonte, il monumento in gesso in onore di Garibaldi che però è andato perduto, e in occasione del Giubileo del 1900 la statua del Redentore sul monte Ortobene a Nuoro.
Durante i lavori di questo magnifico monumento, l’artista di origini calabresi perse però sua moglie l’anno successivo.
Ai piedi della roccia che circonda la statua ci sono delle frasi della scrittrice Grazia Deledda in onore della persona amata dallo scultore.
La leggenda narra che Luisa Jerace morì impressionata dalla grandezza del monumento, ma questa storia non è confermata, anzi fa parte di quello che dice la gente del posto.
Comunque, l’opera realizzata da Vincenzo Jerace ha fatto epoca: è diventata uno dei luoghi di culto più importanti della Sardegna, ed è ‘venerata’ da tantissime persone.
Si perché, proprio la statua del Redentore situata sul monte Ortobene rappresenta l’identità religiosa degli abitanti di Nuoro: per loro quel monumento è davvero sacro, guai a toccarlo.

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