Il territorio

Il maestro Banneddu Ruiu

fondatore del coro di barbagia ed esperto conoscitore delle tradizioni musicali sarde, bannettu ruiu è ancora ricordato nella sua nuoro come una persona colta e un artista brillante

Tra le personalità nuoresi distintesi nel campo musicale, non è ammissibile tralasciare Banneddu Ruiu, considerato il padre della polifonia sarda. Nato a Nuoro nel 1927, Ruiu approcciò alla musica negli anni successivi alla guerra, imparando presto a suonare il pianoforte e la fisarmonica e collaborando con l’orchestra Astro. A partire dal 1950 cominciò un certosino lavoro di recupero e trascrizione della tradizione musicale e folkloristica barbaricina.

Nello stesso anno fondò il "Coro di Barbagia”, prima compagine del genere in Sardegna, che avrebbe debuttato l’anno successivo nella "Cavalcata Sarda” di Sassari. Le sue prime composizioni furono "Est mortu su Messia”, nota anche come "Non mi giamedas Maria”, e "A s’andira”, capisaldi di musica tradizionale. Il suo brano più resta però "Non potho reposare”, sulla base di un tema del Maestro Giuseppe Rachel, direttore del Corpo Bandistico Nuorese.

Nel 1955 formò il "Coro Ortobene” che avrebbe avuto vita breve e nel 1966 fu la volta del "Coro Barbagia”, la sua creatura più famosa con cui incise "Sardegna canta e prega”. Ruiu era un instancabile raccoglitore delle tradizioni musicali orali: era solito ascoltare i canti direttamente dalla voce degli anziani e appuntarli su un quaderno pentagrammato per evitare che andassero persi. Nel 1997 pubblicò un’antologia contenente tutta la sua opera. Si è spento nella sua Nuoro nel 2017.

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