Bontà di Carnevale: le Orillettas sarde
Fra le tipicità che Nuoro offre in occasione del Carnevale ci sono leOrillettas, elaborati dolci fritti e cosparsi di miele dalla probabile origine spagnola. A base di farina di grano duro, acqua e strutto.
Orillettasn dolce dai mille nomi
In tutta la Sardegna il Carnevale vuol dire poter mangiare prelibati dolci fritti. Non fanno eccezione Nuoro e i suoi dintorni che ne offrono un vasto campionario, a cominciare dalle Orillettas, trecce di pasta a base di farina di grano duro, acqua e strutto - in gergo chiamata 'pasta violata' - lavorata con sapienza fino a diventare molto liscia, intrecciata, poi fritta e cosparsa di miele. A seconda della zona, possono assumere un nome diverso: rugliettas a Oliena, lorigliettas a Bortigali, orullettas a Mamoiada e origliettas a Bitti. Ma la loro bontà è inalterata. L'origine di questa ricetta sembrerebbe ricondursi ai tempi della dominazione spagnola sulla Sardegna, visto che in terra iberica ancora vengono preparate delle specialità molto simili a questa.
Orillettas: la ricetta tradizionale
Versare 30 grammi di zucchero nella ciotola della planetaria, aggiungere
quattro uova e quindi far sciogliere il tutto a bassa velocità, incorporando
man mano 200 grammi di farina 00 setacciata e un cucchiaino di lievito per
dolci. Aumentare la velocità e quindi aggiungere mezza tazzina di grappa, 50
grammi di strutto (o di margarina vegetale) e la scorza grattugiata di tre
limoni. Lavorare ben bene l'impasto e quindi metterlo a riposare in frigo per
due ore o più, se possibile, avvolto in una pellicola trasparente. La
lavorazione comincia prendendo dei pezzi di pasta e passandoci sopra la mano
fino a fargli assumere la forma di lunghi cilindri, quindi chiudere bene le
estremità ad anello e girare la pasta in senso antiorario, oppure intrecciarla
a treccia stretta o a croce. Una volta pronte, non resta che friggerle per
pochi minuti e, una volta scolate nella carta assorbente, glassarle con del
miele riscaldato a fuoco lento e appena diluito con l'acqua, insaporito con la
scorza di due limoni. Fate freddare e gustate!