Festa del Redentore: folklore, musica e balli: un mix vincente

Il miglior folklore sardo è presente durante le celebrazioni della Festa del Redentore.

Tanti i gruppi che animano l’ultima settimana di agosto di ogni edizione che si svolge per le vie di Nuoro.

Ballerini, cantori e musicisti tradizionali si danno appuntamento per far realizzare le migliori danze dell’isola: la partecipazione a questo festival regionale del folklore è quanto mai ambita da tutti coloro che studiano e fanno ricerca sulle tradizioni popolari.

Tra coloro che si esibiscono, ci sono da sempre i più rinomanti danzatori delle province sarde. Ciascun gruppo in costume è guidato e assistito da un accompagnatore (generalmente studente, universitario, laureato, diplomato o disoccupato) che lo guida lungo il vecchio itinerario della sfilata, che inizia dal piazzale antistante la cattedrale santa Maria della Neve. Di fronte alla chiesa della Grazie, c’è la tribuna comunale riservata alle autorità istituzionali.

Un posto particolare viene riservato alla parata di circa 110 donne, che rappresentano altrettanti paesi della Sardegna, e simboleggiano tutte le edizioni della Festa del Redentore, oltre al valore dell’unità della famiglia.

Ci sono anche i cavalli, con i fantini che indossano i costumi tradizionali, provenienti da una trentina di paesi dell’isola: sono in tutto 250 figuranti, e danno un contributo fondamentale alla sfilata.

Gli spettatori in prima persona possono assistere alla vestizione pubblica delle donne, dei fantini, e di tutti coloro che animano le vie di Nuoro: e questo aspetto è molto interessante, anche perché nelle altre manifestazioni di folklore nazionale, è difficile che si possa vedere una cosa del genere.

Parte integrante della Festa è la sfilata: splendida, coinvolgente grazie allo spettacolo offerto dalla straordinaria varietà degli abiti tradizionali sardi.

Inoltre i canti, i suoni, le coreografie e i balli rendono la città di Nuoro ricca di eventi per una settimana. Si comincia dal mattino, per finire alla sera, con la cultura a farla da padrone.