Il territorio

Ovodda e Lodine, quando il Carnevale è di mercoledì

L'ultimo giorno di Carnevale è il martedì grasso. Vero, quasi sempre. Ma non nel caso di Ovodda e Lodine, dove si festeggia il Mercoledì della Ceneri (Merhulis de Lessia). In entrambi i casi inoltre il protagonista assoluto del Carnevale è un fantoccio.

Nel caso di Lodine questo porta una maschera con le fattezze di un personaggio del posto, nazionale o internazionale che si è distinto per comportamenti negativi. La maschera in legno è realizzata da un artista del luogo. Il fantoccio sbeffeggiato e deriso viene accompagnato di casa in casa da sas Umpanzias, uomini travestiti da vedove con abiti tradizionali e viso dipinto di nero. Ad ogni sosta vengono loro offerti vino, cibo e dolciumi che andranno ad arricchire il banchetto allestito per il processo, con il quale il fantoccio verrà condannato al rogo. Si salva solo la maschera in legno, conservata per le sfilate di Carnevale degli anni successivi.

Nel caso di Ovodda, invece, il fantoccio (Don Conte) ha un aspetto grottesco con la grossa pancia fatta di stracci e il volto fatto di sughero e cartapesta. Senza un percorso predefinito viene portato per le vie del paese su un carretto trainato dagli asini e addobbato con ortaggi, pelle di animali e altri oggetti. A seguire il corteo ci sono i sos Intitos, che vestono stracci e abiti vecchi, hanno il volto reso scuro dalla fuliggine e sporcano con la polvere di sughero bruciato quanti incontrano per strada. Al tramonto, dopo aver ballato intorno al fuoco, Don Conte viene bruciato e buttato in una scarpata appena fuori il paese. Dopo di che inizia il ricco banchetto.

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